Iridologia
di Federica Zanoni
Cos’è l’iridologia? Cosa permette di valutare? Come?
“L’iridologia è la disciplina che, attraverso l’osservazione e lo studio dell’iride, indaga gli aspetti fisici e psichici dell’uomo, determinando quindi le sue predisposizioni a contrarre determinate patologie, il grado di intossicazione e le reazioni a livello comportamentale.
Con l’iridologia si effettua un esame dell’iride per stabilire un bilancio preventivo e globale della salute. Attraverso l’iride è infatti possibile conoscere la costituzione organica del soggetto, la sua vitalità, la capacità reattiva sia fisica che psicologica, lo stato e la condizione dei suoi organi.
Ciò è possibile tanto nell’adulto quanto nel bambino per il quale questo tipo di accertamento è di particolare interesse, in quanto permette di evidenziare e soprattutto di prevenire, disposizioni patologiche e sindromi familiari”.1
Non si tratta dell’unica definizione del termine “iridologia” e di ciò che esso rappresenta. Molte infatti quelle che si sono succedute:
“L’iridologia e’ lo studio dell’iride, particolarmente del suo colore, delle tracce, delle variazioni, ecc., posto in relazione alle malattie”
(Dorland’s Illustrated Medical Dictionary –XXVII Ed.).
“Nell’iride si nota lo stato di salute del nostro corpo; ci dice il grado di costituzione fisico-organica; ci denuncia anzitempo l’evolversi di una manifestazione patologica, una possibile recettibilita’ del male; ci conferma l’origine d’esso e se e’ di indole ereditaria oppure se e’ stato acquisito nel corso dell’esistenza”
Luigi Costacurta2
Si sente molto parlare di questa scienza, arte, tecnica, disciplina antichissima che appartiene al mondo della medicina naturale…Viene definita in modi diversi, tutti ugualmente corretti e corrispondenti alla realtà.
Anche la tradizione popolare e le classiche metodiche di indagine diagnostica del “vecchio” medico di famiglia contemplano l’osservazione dell’iride, o più specificamente dell’occhio nel suo complesso, come strumento diagnostico circa lo stato di salute. Chiunque abbia più di 40 anni, ricorderà infatti il medico di famiglia che, durante la sua visita, non trascurava mai un controllo degli occhi del malato!
Non si trattava ovviamente di iridologia vera e propria secondo il significato che ha assunto nel corso degli anni e attraverso studi specifici, ma piuttosto di un corretto istinto del medico a non tralasciare una parte fondamentale del corpo.
Con il tempo, gli anni e l’evolversi dell’interesse e della passione verso questa disciplina da parte di ricercatori e studiosi di tutto il mondo, l’iridologia ha assunto l’importante ruolo di strumento di indagine proprio dell’approccio naturopatico, in grado di fornire informazioni relative alla condizione dell’intero organismo. Ciò basandosi unicamente sui segni grafici e cromatici rintracciabili nell’iride dei soggetti caratterizzati da equilibrio psicofisico alterato e che sono interpretabili in relazione a precise aree riflesse indicate nella mappa (o topografia) iridologica.
L’iride perciò è una sorta di “finestra” sul nostro corpo che ci permette di conoscere quello che è successo, ciò che sta accadendo e (punto fondamentale!) prevenire in parte quanto potrà verificarsi a carico del nostro organismo.
Quindi è possibile affermare che l’iridologia rappresenta un metodo di ricerca globale che “fotografa” l’equilibrio organico dell’uomo, registrandone le alterazioni fisiche e a carattere psico-emotivo attraverso i segni che compaiono sull’iride.
Corpo e mente, interpretati secondo una concezione cosiddetta olistica.3
Concetto ormai accolto con chiarezza anche da larga parte della medicina tradizionale, rappresentano una “entità unica” e ogni parte del corpo e in assoluta relazione con tutte le altre.
Si tratta di un metodo non invasivo e non costoso per poter agire in prevenzione in relazione al benessere della persona, in quanto i vari segni sono messaggeri di uno squilibrio a carattere energetico spesso molto prima che un disturbo si manifesti ed evolva in vera e propria patologia.
Soprattutto grazie alle recenti correnti di ricerca che si sono mosse, per quanto riguarda l’iridologia, su piani diversi da quello strettamente organico, ma con esso correlati (emozionale, psicosomatico, spirituale…), nell’occhio possono essere rintracciati dei segni che se interpretati opportunamente, coscienziosamente, ma soprattutto con equilibrio e buon senso, possono fornire informazioni aggiuntive per cercare di comprendere anche i sogni, le aspirazioni, le caratteristiche emotive di un individuo.
Un’iride è classificabile come bella o comunque quasi “perfetta clinicamente” quando i suoi parametri naturali sono perfetti, quando cioè esprime un’ottima forza vitale dell’individuo. Infatti in assenza di disturbi, patologie e squilibri le fibre dell’iride danno forma ad un tessuto uniforme e tali fibre appaiono morbidamente distese.
Una trama di tessuto irideo sottile e compatto è indice di vitalità, energia e capacità di far fronte agli agenti esterni ed interni. Non vengono percepite striature, aloni, decolorazioni o macchie sovrapposte. La pupilla è perfettamente rotonda e il bordo dell’iride appare netto e preciso.
L’iride nel suo insieme appare luminosa e vitale
Come è possibile ciò? Ossia, come è possibile che l’iride rappresenti una fotografia tanto fedele del nostro stato di equilibrio psico-fisico interiore?
L’iride è in collegamento, tramite il sistema nervoso, con i vari organi e apparati del corpo umano e ne registra le eventuali disfunzioni attraverso segni, pigmenti e lacune.
L’occhio invia al cervello, attraverso il nervo ottico, le sensazioni registrate dall’esterno e, attraverso l’occhio, il cervello comunica all’esterno le sensazioni ricevute dall’interno.
Se si osservano, quindi, le condizioni anatomiche dell’iride, la sua struttura, il colore, la densità del tessuto iride, e i segni iridei: iperpigmentazioni, macchie, rigonfiamenti, ipopigmentazioni, solchi, fessure, è possibile conoscere e determinare le condizioni dell’organismo, desumendo queste ultime, come già detto, dallo studio delle aree iridee in cui si proietterebbero organi e apparati.
La superficie dell’iride è quindi anche luogo di proiezione periferica degli organi e degli apparati, delle loro funzioni e disfunzioni, del loro stato di malattia.
Si è pervenuti nel corso degli anni e grazie ai meticolosi e dettagliati studi di molti ricercatori alla conoscenza di una vera e propria mappa iridea che, secondo il tipo e la topografia dei vari segni, permetterebbe di prevedere l’interessamento a carico dei vari sistemi e apparati organici (respiratorio, digestivo, genito-urinario, nervoso…).
Per indagare il tessuto irideo nei particolari, e poter precisare esattamente le sue aree, si è soliti suddividere l’iride in settori radiali (corrispondenti alle ore dell’orologio) e in zone circolari (anelli concentrici): coordinando questi due dati di riferimento è possibile localizzare con precisione ogni piccola area iridea.4
Cosa permette di identificare l’iridologia? Come?
L’iridologia è quindi la scienza che, attraverso l’osservazione e lo studio dell’iride, indaga gli aspetti fisici e psico-emotivi dell’uomo, determinando quindi le sue predisposizioni ad essere soggetto ad eventuali squilibri e contrarre di conseguenza determinate patologie, il grado di intossicazione oltre a delle reazioni a livello comportamentale.
Con l’iridologia si effettua un esame dell’iride per stabilire un bilancio preventivo e globale della salute.
Vengono esaminati colori, segni e macchie dell’iride. Per i colori di fondo si avranno: azzurro, grigioverde, castano, marrone e bruno scuro e le sfumature relative.
Tali toni di colore sono stati sistematizzati attraverso varie classificazioni. In questo corso verrà studiata la classificazione elaborata dalla scuola tedesca e da Willy Hauser, che dal punto di vista della colorazione di fondo, prevede tre costituzioni base: linfatica, ematogena, mista.5
L’esperienza dell’iridologo permetterà, a seguito dell’analisi dell’iride del soggetto, di rapportarsi alla mappa iridologica di riferimento e di mettere in correlazione l’occhio con diversi organi.
Le aree relative agli organi si configurano nella mappa di iridologia sia in senso circolare che in senso radiale: vengono cioè idealmente formati cerchi concentrici divisi in spicchi, al cui interno vengono collocate, nelle raffigurazioni delle topografie iridologiche, le denominazioni degli organi collegati. Il disco irideo si comporta come un ricevitore, immagazzinando le informazioni provenienti da tutto il corpo.
Conoscere le localizzazioni è indispensabile un corretto esame.
Ogni iride permette di esplorare la metà del corpo corrispondente:
- l’iride destra informa sullo stato degli organi collocati nella metà destra del corpo
- l’iride sinistra rispecchia le condizioni della metà sinistra.
Gli organi doppi del corpo (es: i polmoni) trovano collocazione riflessa sia a destra che a sinistra. Gli organi unici si trovano riflessi seguendo la localizzazione anatomica: perciò gli organi che si trovano nel lato destro del corpo saranno rilessi nell’iride destra, quelli che si trovano nel lato sinistro saranno riflessi nell’iride sinistra. Es: il fegato ha la sua collocazione riflessa d’elezione nell’iride destra, la milza nell’iride sinistra.
Stomaco, pancreas, vescica, utero, tiroide, esofago, si proietteranno in entrambe le iridi in quanto situati nella linea mediana del corpo.
Attraverso l’esame dell’iride è possibile verificare lo stato metabolico e il funzionamento di:
- apparato digerente (esofago, stomaco, intestino, fegato, pancreas, cistifellea e vie biliari);
- apparato urinario (reni, vescica, vie urinarie) ;
- apparato osteo-articolare (colonna vertebrale, articolazioni, legamenti, assetto dentario – masticazione); muscolatura liscia e scheletrica (presenza di tensioni e contratture); pelle;
- apparato respiratorio (gola, cavità nasale, seni nasali e paranasali, vie respiratorie, polmoni);
- sistema nervoso centrale e periferico;
E’ possibile inoltre verificare:
- eventuali intossicazioni, predisposizioni ad allergie e/o intolleranze alimentari;
- stato di alimentazione e se il tipo di alimentazione è corretto per l’organismo;
- stato energetico della persona.
Il corretto esame dell’iride è quindi seguito dall’impostazione di una corretta alimentazione (che viene valutata a seconda delle esigenze) e da una strategia di trattamento a carattere naturopatico che consente il ripristino degli equilibri metabolici del corpo.
L’iridologia determina i “punti deboli”, le carenze ed i sovraccarichi metabolici, la permeabilità degli emuntori.
L’iridologia trova quindi un proprio spazio nella prevenzione delle malattie individuando il grado di intossicazione dell’organismo. Può essere anche la base per aumentare la conoscenza di se stessi, del proprio terreno e, quindi, delle proprie “tendenze” o “predisposizioni”, giunteci anche attraverso la via ereditaria, adottando quegli atteggiamenti utili (a livello psicologico, alimentare o nello stile di vita) per un’esistenza equilibrata, armoniosa, sana e felice
L’esame dell’iride e’ una tecnica che consente di individuare l’eventuale presenza di alterazioni metaboliche e funzionali all’interno dell’organismo umano
Tutto il corpo è dentro l’iride.
L’iridologia è un metodo diagnostico6 rapido, innocuo, per individuare le tendenze, le predisposizioni, le aree di debolezza e di forza dell’individuo.
In relazione al significato ed alle potenzialità della disciplina iridologica, molto chiara e calzante quanto espresso da Rudy Lanza7:
“L’iridologia è una pratica naturopatica che, attraverso la lettura morfologica (strutturale) e cromatica dell’iride permette di conoscere la condizione psico-fisica, di riconoscere l’origine degli squilibri energetico-emuntoriali e di individuare a quale costituzione e sottocostituzione appartiene la persona osservata, indipendentemente dalla presenza o meno di una patologia in atto.
Dall’analisi, secondo un’ottica naturopatica-emozionale-organicistica, l’iridologo è in grado di formulare un’ipotesi sulle potenzialità di riequilibrio funzionale. L’attenzione alla conoscenza del “terreno energetico-costituzionale” dell’unità psiche-corpo e delle variabili legate allo stile di vita adottato dall’individuo fanno dell’Iridologia un metodo causalistico, ossia l’analisi va alla ricerca della cause primarie e/o delle possibili concause relative allo stato di disequilibrio-malessere che caratterizzano il soggetto.
L’Iridologia si definisce come metodo predittivo in relazione ad aree “deboli” in quanto punti segnati da patologie passate o punti che potrebbero in futuro sviluppare una maggiore predisposizione.
L’Iridologia, pur non trattandosi di uno strumento di diagnosi medica, può fornire precise indicazioni riguardo:
– l’equilibrio psico-neuro-endocrino;
– l’entità del sovraccarico tossinico;
– la capacità di eliminazione dei residui metabolici;
L’Iridologia Olistica riconosce all’analisi una valenza psicosomatica ed emozionale. Accanto all’analisi dei sistemi organici, infatti, si presenta come modalità sintetica di lettura dei segni correlati alla sfera emozionale della persona. Secondo la tradizione naturopatica, i segni iridei indicano la necessità o meno di ricorrere a metodi integrati comprendenti alimentazione, nutrizione, tecniche energetiche e corporee, integrazione con componenti fito-nutrizionali,ecc.”.8
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- Da: L’iridologia nel tempo M. Lusa, D. Lo Rito, pg. 18, dove viene citato quanto riportato da A. Filippi: L’occhio specchio dell’anima: l’iridologia tra tradizioni e modernità, www.albablu.it [↩]
- Definizioni estrapolate da: D.Lo Rito, M. Lusa, L’iridologia nel tempo. Storia dell’iridologia. Il Cronorischio, Edizioni Accademia di Scienze Naturoigienistiche G.Galilei, Trento. [↩]
- Il temine “olismo” deriva dal greco holos che significa: totale, intero. Olistico è perciò un approccio che, nell’ambito delle discipline naturali, considera la persona come unità di corpo, mente, sentimenti, funzioni biologiche, sintomi e risorse per guarire. E’ la persona nella sua globalità e non la sua malattia ad essere posta in primo piano. F. Zanoni, “Nell’iride i Dosha. Dall’Iridologia all’Ayurveda: ipotesi di approccio integrato al benessere dell’uomo e indicazioni di prevenzione-trattamento tra precetti ayurvedici e naturopatici”, tesi di diploma presso l’Accademia di Scienze Igienistiche Naturali “G. Galilei”, Trento, 2008. [↩]
- Vedi: Topografie e suddivisioni convenzionali in iridologia: mappe iridologiche. [↩]
- Vedi: Iridologia costituzionale: Costituzioni, disposizioni, diatesi. [↩]
- Il termine “diagnostico” non va inteso nel senso in cui viene impiegato per definire i mezzi di indagine propri della medicina tradizionale ma, in relazione alle potenzialità della medicina naturale, come strumento di conoscenza del “terreno” della persona. [↩]
- Rudy Lanza iridologo, allievo di S. Rizzi, è autore, tra gli altri, del testo: Iridologia in Naturopatia (1977). Vedi: D. Lo Rito, M. Lusa, L’Iridologia nel tempo, Edizioni Accademia G.Galilei, Trento, 2008. [↩]
- Da: D. Lo Rito, M. Lusa, L’Iridologia nel tempo, Edizioni Accademia G.Galilei, Trento, 2008. [↩]