Verso un’iridologia olistica
Piani costitutivi dell’essere e iridodiagnosi
di Federica Zanoni e Marino Lusa
La malattia
La cosiddetta “malattia” dovrebbe essere vista non come “qualcosa che capita” e a cui dobbiamo porre rimedio una volta assunta la veste di avvenimento che si manifesta attraverso una serie di sintomi (corrispondenti ad uno schema cui fare riferimento).
Essa rappresenta infatti un particolare “richiamo” della nostra attenzione in relazione solo all’ultimo passaggio di una serie di avvertimenti inascoltati riguardo personali traumi e/o conflitti che a poco a poco hanno sedimentato la loro essenza e i loro residui a livello organico. La malattia come tale perciò si può dire non esista e non ha ragion d’essere, la ragion d’essere semmai sta in vissuti inascoltati o privati dei necessari strumenti per essere metabolizzati.
Cosa può fare l’Iridologia
L’iridologia può, secondo noi, prevedere di riflettere, in base ai suoi strumenti peculiari, questa visione secondo gli incessanti intrecci e relazioni dei cosiddetti “corpi costitutivi” e fornire di conseguenza le sue interpretazioni. Ciò avverrà in ogni caso solo se questa disciplina verrà intesa in un senso “olistico” più ampio rispetto a quello che viene attribuito oggi e comunemente a tale termine, ossia: olismo come modalità di osservare l’uomo negli aspetti riferibili a: corpo- mente-spirito. Ciascun piano ha in sè anche gli altri e tutti sono riconducibili all’immateriale e tornano ad esso. Di conseguenza, se una “vibrazione” negativa è riconducibile ad uno di tali piani, essa si riverbererà anche nei confronti degli altri esercitando una dinamica di influenze costanti.
Va precisato che l’intento dell’iridologia di superare alcuni stretti confini interpretativi non è nuovo al suo recente sviluppo. In questo senso si è mossa per esempio, l’iridologia multidimensionale.
Iridologia multidimensionale
Iridologia multidimensionale: particolare approccio, nell’ambito della ricerca iridologica, che propone all’osservatore una modalità interpretativa del segno rilevato tale da permettere di prendere in considerazione differenti livelli di informazione. Un segno a carattere patografico (es: lacuna), collocato a 180° in prossimità del bordo della corona, potrebbe quindi suggerire in primo luogo una debolezza costituzionale della ghiandola surrenalica e la predisposizione verso forme allergiche. Allo stesso tempo può indicare, secondo il concetto di cronorischio, un possibile trauma accaduto all’età di 30 anni e, dal punto di vista emozionale, una probabile condizione di timore nei confronti del giudizio degli altri. Lo stesso segno potrebbe perciò essere in grado di fornire all’osservatore informazioni multiple, a seconda dello schema interpretativo che viene applicato1.
Negli ultimi anni questa definizione dell’iridologia (e le relative ampie ricerche e conclusioni) è stata ampiamente conosciuta e assimilata nell’ambito dello studio di questa disciplina. In estrema sintesi sottolinea come l’iridologia mira ad osservare e interpretare con estrema delicatezza l’insieme della persona, in modo da valutare ancora una volta in senso olistico ogni aspetto della sua dimensione biopsichica.
La metodica iridologica fisica, si arricchisce quindi grazie a una ricerca sui piani sottili dell’uomo; sono infatti indagati il livello emozionale, mentale e spirituale aprendo la strada a nuovi tipi di trattamento sul piano vibrazionale. Anche l’identificazione di simboli nell’iride, la loro lettura, la ricerca della corrispondenza con il vissuto personale, aprono a un livello intuitivo di conoscenza rivolto agli aspetti inconsci e profondi dell’individuo. Infine lo studio dell’iride sul piano energetico in relazione alla Medicina Tradizionale Cinese, completa il quadro consentendo all’iridologo una visione globale grazie all’osservazione degli aspetti che determinano le forze yin e yang presenti nell’individuo. Tutto ciò fa comprendere le enormi potenzialità dell’iridologia….
Sappiamo come i metodi olistici propongano una visione unitaria della realtà, in una globalità armonica di cui tutto fa parte e valorizzando ogni parte inserita nel disegno d’insieme. Anche riguardo all’iridologia abbiamo raggiunto quindi la consapevolezza che nell’essere vivente trova espressione la sua globalità di corpo-mente-spirito.
Rimane peraltro auspicabile, secondo noi, la necessità di attribuire all’iridologia una veste interpretativa ulteriore prendendo in considerazione i corpi costituitivi dell’essere secondo i loro particolari rapporti e interrelazioni in modo da rendere chiara una sorta di dinamicità e incessante movimento di rapporti e influenze.
Per poter peraltro adeguare l’interpretazione iridologica a tale ampia visione del compito evolutivo di ogni uomo verso l’unione al tutto, indispensabile soffermarsi brevemente sul concetto, ad oggi, di: Iridodiagnosi.
Iridodiagnosi
L’iridologia è tra le tecniche diagnostiche meno invasive. Non c’è necessità di infilare sonde o aghi nel corpo e non occorre nemmeno toccare il corpo.
L’iridologia, allo stato attuale, riveste come precisato, un ruolo di disciplina multidimensionale essendo in grado cioè di fornire informazioni a più livelli: energia, vitalità, costituzione, immunità, predisposizione, temporale, spaziale, psicologica, spirituale, etc. Quindi la stessa struttura “iride” viene osservata sotto numerosi punti di vista per ottenere delle risposte sempre più esaustive e complete. E proprio circa questa completezza e le modalità che portano a poterla definire tale, intendiamo proporre alcuni chiarimenti.
La diagnosi iridologica nell’ambito clinico resta solo un’indicazione delle zone di minor resistenza, ovvero individua delle aree di generica ipofunzione le quali potrebbero essere coinvolte nelle manifestazioni patologiche passate, presenti o future. Proprio come le zone di un territorio vengono rappresentate in una mappa topografica, così alle aree iridologiche individuate dalla divisione circolare e da quella radiale, viene attribuito il legame con i vari organi e funzioni.
Il soggetto viene rappresentato come una unità bio-psichica individuandone le varie componenti (immunità, adattamento, vitalità, predisposizioni, tossiemia, etc.) Eventuali alterazioni osservate rispetto alla normalità in un’area specifica, verranno così considerate deficit dell’organo o della funzione ivi rappresentata.
L’Iridologia Olistica
L’iridologia inizia poi la sua evoluzione come metodo olistico, lasciandosi alle spalle la sfida difficile da sostenere con la diagnostica d’organo. Le ricerche infatti si sono orientate anche verso gli inesplorati campi dell’embriologia, delle emozioni, delle dimensioni spazio-temporali, ecc. riconoscendo pienamente le potenzialità di quest’arte che si sta affermando come una tecnica di indagine di prim’ordine a carattere multidimensionale e multidisciplinare.
La sfera d’elezione dell’iridodiagnosi, cioè la sua vocazione, è da inquadrare come metodica veloce, ampia ed attendibile per dedurre informazioni generali sullo stato e le caratteristiche genetiche del soggetto (ma non solo, come ampiamente precisato).
Possiamo affermare che non esista altro metodo fra quelli convenzionali che con un unico sguardo comprenda tante potenzialità. Seguendo un metodo di osservazione che tiene conto dell’intero sistema, l’iridologia prende distanza dall’osservazione convenzionale di tipo organico-meccanicistico.
Medicina Accademica e Iridologia
Questa disciplina attualmente non rientra nel piano degli studi accademici in medicina e non ha come fine la diagnostica d’organo; non rappresenta nemmeno una tecnica terapeutica, essendo l’iride pressoché intoccabile.
Chi “usa” l’iridologia per quello che è, con etica e obiettività, non rischia di invadere competenze di tipo medico. Essa si propone come indagine conoscitiva a diversi livelli per poi individuare degli stili di vita idonei al recupero ed al mantenimento di una buona salute. Sul piano fisico può essere di valido aiuto nel supportare la ricerca medica delle cause di disturbo fisiologico ed in ogni caso resta un importante strumento di prevenzione.
Questo per quanto riguarda il concetto di iridodiagnosi così come giunto oggi a noi attraverso l’evoluzione storica e clinica descritta in precedenza.
Alla luce del significato dei corpi costitutivi dell’essere e delle loro relazioni inscindibili, l’iridologia potrebbe costituire lo strumento per individuare la “vibrazione” in squilibrio a seconda del piano interpretativo preso in considerazione. Di conseguenza potrebbe contribuire a fornire in maniera fortemente individualizzata, gli strumenti più adeguati affinchè ognuno possa comprendere il suo personale cammino di riarmonizzazione superando tutti i possibili ostacoli ad una crescita libera, ossia priva di condizionamenti.
L’iridologia ha sviluppato perciò, e certamente proseguirà in questo senso, particolari e specifici approcci in grado di comprendere al meglio i segnali trasmessi a livello dell’iride dai singoli piani costitutivi dell’essere.